Caro diario,
Da quando ho scritto le ultime righe non sono passate che poche ore, ma dopo gli ultimi avvenimenti il tempo sembra avere rallentato il suo corso.
Soltanto questa mattina, nonostante l’ora insolita e un po’ di sonno arretrato, ci accingevamo con entusiasmo ad affrontare il nostro primo giorno di viaggio nel deserto, e fra tutti i membri della spedizione regnava un clima di allegro ottimismo.
Anche il professore sembrava aver recuperato il buonumore, e quando il signor McManus si offrì di farci viaggiare con lui sul tetto del furgone non trovò nulla da dire.
Se lo avesse fatto, forse le cose sarebbero andate diversamente.Certo, la partenza dal Cairo è stata emozionante e la vista della Grande Piramide da distanza così ravvicinata mi ha tolto letteralmente il fiato.
Ma se Dave avesse usato un po’ di buonsenso invece di fare il galletto per impressionare me e miss Kellermann, adesso non ci troveremmo in questa situazione…Se chiudo gli occhi mi sembra quasi di rivivere quei momenti… e nonostante tutto, l’emozione è ancora la stessa.
La fresca brezza del mattino, i sussulti del furgone che avanza sul terreno sconnesso, l’orizzonte oltre le dune illuminato dai primi raggi del sole mentre la città si allontana lentamente.
Davanti a noi, le infinite possibilità dell’avventura!E poi…
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My dear diary,
A few hours passed since I wrote the last lines, but after recent events I feel like time has slowed down.
It was only this morning when, in spite of unusual hour and a little lack of sleep, we were going to face our first day trip into the desert, and an atmosphere of cheerful optimism reigned over the crew.
Even the professor seemed to have recovered his good humor and when Mr. McManus invited us to join him on the roof of the van, he didn’t take any exception.
If he had, maybe things would have gone differently.The departure from Cairo was indeed amazing and the close view of the Great Pyramid literally took my breath away.
Yet, if Dave had used some common sense instead of pretending to be cool to impress me and miss Kellermann, now we wouldn’t be in this situation…If I close my eyes it seems like I am there again… and despite all, the emotion is still the same.
The fresh morning breeze, the van moving jerkily on the rough path, the horizon behind the dunes lighted by the first rays of the rising sun while the city looks farther and farther.
In front of us, the endless possibilities of adventure!And then…
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Caro diario,Finalmente siamo arrivati!
Tra pochi minuti lascerò la mia cabina e scenderò a terra insieme agli altri. Non vedo l’ora di sbarcare…
Qui fa molto caldo e da quando la nave è ferma non c’è nemmeno un alito di vento. Se penso che…
Uh, credo mi stiano chiamando..
Vado!—-
Eccomi di nuovo.
Scrivo queste righe da una stanza dell’ambasciata. Siamo arrivati in serata al Cairo e adesso siamo ospiti del nostro ambasciatore. Qui è tutto molto occidentale, se non fosse per il caldo e per l’odore potrei pensare di non aver mai lasciato Londra.Da quando siamo sbarcati ho la continua sensazione che il terreno ondeggi sotto di me. Immagino sia normale dopo tanti giorni di navigazione.
Quanti ne sono passati esattamente? Dodici? Sto iniziando a perdere la nozione del tempo.
Meno male che ho con me il mio orologino!Al nostro arrivo a Port Said abbiamo trovato ad attenderci il governatore ed alcuni finanziatori. Il professore si è intrattenuto a lungo con loro, mentre gli altri caricavano i nostri bagagli sui furgoni. Il mio baule è davvero pesante, e se non fosse stato per l’intervento del signor McManus (il geologo del gruppo), avrei certamente fatto una figuraccia.
Miss Kellermann viaggia con un’unica valigia. Vorrei chiederle come fa a farci stare tutto il necessario, ma credo di non esserle molto simpatica.
Immagino che avremo modo di conoscerci meglio durante le prossime settimane.Tra qualche ora ci raduneremo davanti all’ambasciata per dare ufficialmente inizio alla spedizione. Il nostro obiettivo è diverse miglia ad ovest, e partiremo prima dell’alba.
Peccato perché della città non ho visto quasi nulla e mi sarebbe piaciuto visitare le piramidi e la sfinge.
Spero di averne l’occasione al nostro ritorno…‘notte
P.
My dear diary,
Finally we arrived!
Shortly I’ll be leaving my cabin to land with the others, and I’m burning to get off…
It’s very hot here, and since the ship has stopped there’s not even a breathe of air. And to think that…
Uh, somebody’s calling my name…
I have to go!—-
Here I am again.
I’m writing from a spare room in the embassy. We arrived tonight at Cairo and now we are ambassador’s guests. All is so european here, I could think that I never leaved London but for the heat and smell.
Since we landed I feel the ground like rolling down my feet. I presume it’s normal after such a long cruise.
How many days passed, exactly? Twelve? I’m starting to lose all sense of time.
Thank goodness I have my new watch!At our arrival at Port Said we’ve been received by the governor and some of our sponsors. The professor joined them in a long conversation, while others put our luggage into the vans.
My trunk is really heavy, had it not been for the presence of mr.McManus (the geologist), I would certainly made a spectacle of myself.
Miss Kellermann travels with a single suitcase. I’d like to ask her how she can do it, but I think I’m not so nice to her.
I guess we will know better in the coming weeks.In a few hours we’ll meet outside the embassy to officially start the expedition. Our destination is many miles off to the west and we’ll leave before the break of the day.
It’s a pity, because I’ve seen so few of the old town and I’d like to visit the pyramids and the sphinx.
I hope to get a second chance on our way back…‘night
P.