Archive for ‘aprile, 2012’
Siii, siamo quasi in partenza, eh eh…
Che bella storia, io e il mio fratellone di nuovo insieme. Come dicevamo ai tempi d’oro, “Ci sarà pane per i nostri denti!“
E pensare che quella megera di mia moglie non voleva lasciarmi partire…
“Non hai più l’età per queste cose! Chi si prenderà cura di te? Chi ti preparerà il tuo brodino di molokhia *¹ prima di dormire?“
Dea Madre che tormento! Ma quale brodino e brodino, saremo al seguito di una spedizione organizzatissima con tanto di cucina da campo! Questa è gente che sa il fatto suo, non ci lanciamo mica nel deserto affidandoci alla sorte!
A me basta portare una fiaschetta di araqi *² di quello buono, il resto va da sé.
E poi non viene certo male guadagnare qualche pound in più…Allora, appuntamento tra due mesi a Port Said col resto dell’equipaggio.
Ci si vede là!
أحمد
(Ahmed)
*¹ – verdura simile agli spinaci molto usata nella cucina egiziana
*² – distillato di datteri
—
Yay! We’re about to leave, he he…Nice story, me and my big bro, together once again. “We’ll sow our wild oats!“, as we used to say in our golden age.
And to think that my wife (yes, that hag) didn’t want to let me go…
“You’re grown out of doing that! Who will take care of you? Who will cook your molokhiyya *² broth every night before bedtime?”
My Goddess, what a pain! But what broth… we’ll join a well organized expedition, complete with a field kitchen! This people knows their stuff, we surely don’t launch ourselves into the desert trusting to luck!
For me it’s enough to carry a flask of my good araqi *² and the rest come by itself.
Besides that, it can’t be bad to earn some extra pound…So, we’ll meet the rest of the crew on the pier of Port Said two months from now.
See you there!
أحمد
(Ahmed)
*¹ – a vegetable similar to spinach, common in egyptian food*² – a date-liquor
My diary
by Werner on 2012/04/13 at 15:03
Ecco qui il mio vecchio diario.
Me lo regalò mio padre quando avevo undici anni (credo sia l’unico regalo che mi abbia mai fatto).
Tutte le mie compagne di scuola affidavano i loro segreti e i loro sogni proibiti a diari come questo, per poi custodirli gelosamente in qualche cassetto.
Io questa cosa non l’ho mai capita…
Le fantasie tenute sotto chiave non si convertiranno mai in realtà!
Alla fine anche io provai a scrivere su quelle pagine bianche, ma non andai mai oltre le prime righe.
Non sapevo cosa scrivere, non avevo segreti da confidare!
Un giorno quello stupido di Mark McKinsey (il nipote dei miei vicini) trovò il mio diario aperto e ci scarabocchiò sopra un pene, oltre alla scritta “PENNY LENTIGGINI“.
E’ così che lui mi chiamava per prendermi in giro.
Da allora ho chiuso a chiave il diario e non ho più scritto nulla.
Adesso però le cose sono cambiate. L’avventura in cui sto per imbarcarmi vale certamente un po’ d’inchiostro e, se ne avrò il tempo, cercherò anche di fare qualche schizzo.
Sono sicura che i soggetti non mancheranno!
Here is my old diary.
My father gave it to me when I was 11 (I believe it’s the only present he ever made me).
All my schoolmates entrusted their secrets and their forbidden dreams to diaries like this, to treasure them in some hidden drawer.
I never understood it…
Fantasy will never turn real if kept under lock and key!
Finally I tried to write on those blank pages, but I’ve never passed the first lines.
I didn’t know what to write, I had no secrets to confide!
One day that stupid Mark McKinsey (my neighbours grandson) found my diary unlocked and scribbled a penis with the words “FRECKLED PENNY“.
That’s the way he used to kid me.
Since then I put away the diary dropping the idea to write anything.
Now things are changed. The adventure I’m about to embark will surely worth a little ink, and if I get a chance I’ll try to make some splash sketch.
I’m sure I’ll not lack in subjects!
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Ancora non mi spiego come ho potuto lasciarmi coinvolgere in questa spedizione di pazzi.
Di tutti i bianchi che ho visto nella mia vita, questi sono di gran lunga i più maldestri e disorganizzati. A chi verrebbe in mente di addentrarsi nel deserto su quei pezzi di latta puzzolenti per andare a scavare tra quelle vecchie pietre?Eppure Ahmed era così entusiasta…
“Andiamo fratello, convinci tua moglie a lasciarti partire! E’ un lavoretto semplice e ben pagato… un ultimo ingaggio in ricordo dei vecchi tempi!”
Certo, se voleva convincermi ha toccato il tasto giusto.
Ah quanto ci siamo divertiti, da ragazzi, a scarrozzare su e giù per il Grande Fiume i damerini inglesi e le loro grasse signore!
Di giorno le passeggiate a cammello e la notte travestiti da antichi guerrieri per dare agli stranieri quel brivido esotico che cercavano (e a volte anche qualcosina in più)!Poi il tempo passa… il matrimonio, i figli, il lavoro nei campi… Adesso non sembrerei un guerriero neppure in una notte senza luna!
Ma detto tra noi: qualche sfizio me lo voglio togliere ugualmente, questi mangia-maiali sono troppo stupidi per non approfittarne!
حسین
(Husein)
—
Still I cant’t figure out how did I get embroiled in this expedition of fools.
Of all the white mob I’ve seen in my life, this is by far the more disorganized and clumsy. Who might want to enter the desert on those smelly cans just to dig for some old stones?But Ahmed was so thrilled about it…
“C’mon bro, convince your wife to let you go! It’s a well-paid and easy job… a last engage in remembrance of the old times!”
Sure, if he wanted to persuade me he touched the right chord.
How much fun we had when we were young, driving around the Great River the british dandies with their fat wives!
Riding camel in the day-time and dressing like ancient warriors in the night-time to give the foreigner the exotic shiver they looked for (and sometimes a little bit more of that)!Then time passes by… the marriage, the children, the field work… Now I wouldn’t look like a warrior even in a moonless night!
But, between you and me: I’d like to indulge a whim just for the fun of it… and those pig-eaters are too stupid to let it go!
حسین
(Husein)