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Che disastro!
E pensare che finora era andato tutto così bene…Eravamo ormai in viaggio da alcune ore, quando una delle corde che assicuravano il bagaglio al tetto del furgone, sul quale mi trovavo insieme a Dave e alla dottoressa Kellermann, ha ceduto.
Tutto il carico (compresi noi tre) è rovinato al suolo, provocando la rottura delle botti d’acqua potabile (un terzo dell’intera scorta).Nessuno si è fatto troppo male, anche se Dave ha preso un brutto colpo ad un ginocchio ed io mi sono ritrovata la camicetta mezza aperta (che vergogna!) e i pantaloni tutti strappati.
I cammellieri egizi se la ridono di gusto. Fin dall’inizio non erano d’accordo a caricare le botti sui furgoni, asserendo che quel compito era sempre stato svolto egregiamente dai loro animali, e ciò che è successo sembra dar loro ragione.
Anch’io troverei la situazione alquanto buffa, non fosse per il professore…Da quando è sceso dal furgone non ha ancora detto una parola e il suo sguardo non lascia presagire nulla di buono…
———
What a disaster!
And to think that all was going so fine… until now.We were travelling since a few hours when one of the ropes that fastened our baggage to the hood (where I was sitting together with mr.Dave and miss Kellermann) has broken.
The entire load (including us) hurtled down to the ground, bringing the water barrels (a third part of the whole stock) to break.Nobody was seriously injuried but Dave, who took a hard knock on a knee. I found myself with my pants ripped and (what a shame!) with my blouse open.
The old camel drivers are laughing at us. From the beginning they didn’t agree to load water on the vans, arguing that this was a task for their animals, and what happened suggests they were right.
I could even find the situation funny but for professor’s reaction.Since he dropped out the van he didn’t speak a word, and I can’t see any good coming from the way he looks at us…
Caro diario,
Da quando ho scritto le ultime righe non sono passate che poche ore, ma dopo gli ultimi avvenimenti il tempo sembra avere rallentato il suo corso.
Soltanto questa mattina, nonostante l’ora insolita e un po’ di sonno arretrato, ci accingevamo con entusiasmo ad affrontare il nostro primo giorno di viaggio nel deserto, e fra tutti i membri della spedizione regnava un clima di allegro ottimismo.
Anche il professore sembrava aver recuperato il buonumore, e quando il signor McManus si offrì di farci viaggiare con lui sul tetto del furgone non trovò nulla da dire.
Se lo avesse fatto, forse le cose sarebbero andate diversamente.Certo, la partenza dal Cairo è stata emozionante e la vista della Grande Piramide da distanza così ravvicinata mi ha tolto letteralmente il fiato.
Ma se Dave avesse usato un po’ di buonsenso invece di fare il galletto per impressionare me e miss Kellermann, adesso non ci troveremmo in questa situazione…Se chiudo gli occhi mi sembra quasi di rivivere quei momenti… e nonostante tutto, l’emozione è ancora la stessa.
La fresca brezza del mattino, i sussulti del furgone che avanza sul terreno sconnesso, l’orizzonte oltre le dune illuminato dai primi raggi del sole mentre la città si allontana lentamente.
Davanti a noi, le infinite possibilità dell’avventura!E poi…
——–
My dear diary,
A few hours passed since I wrote the last lines, but after recent events I feel like time has slowed down.
It was only this morning when, in spite of unusual hour and a little lack of sleep, we were going to face our first day trip into the desert, and an atmosphere of cheerful optimism reigned over the crew.
Even the professor seemed to have recovered his good humor and when Mr. McManus invited us to join him on the roof of the van, he didn’t take any exception.
If he had, maybe things would have gone differently.The departure from Cairo was indeed amazing and the close view of the Great Pyramid literally took my breath away.
Yet, if Dave had used some common sense instead of pretending to be cool to impress me and miss Kellermann, now we wouldn’t be in this situation…If I close my eyes it seems like I am there again… and despite all, the emotion is still the same.
The fresh morning breeze, the van moving jerkily on the rough path, the horizon behind the dunes lighted by the first rays of the rising sun while the city looks farther and farther.
In front of us, the endless possibilities of adventure!And then…
Caro diario,
Che sonno…
Mi sembra di non aver dormito per niente, ed è già l’ora della partenza.
Gli altri sono scesi ai furgoni e tra poco li raggiungerò.
Spero di avere un po’ di tempo più avanti per aggiornare queste pagine, perché durante il viaggio non credo proprio che ci riuscirò…Dai Penny, sveglia! Non sei certo qui per dormire, no?
Yawn…
My dear diary,
I’m so sleepy…
I feel like I didn’t sleep at all, and now it’s time to leave.
The others are gone down to the cars and I’ll join them in a while.
I hope to find some time to update these pages, later. I might not do it when we’re travelling across the desert…Come on Penny, wake up! You’re not here to sleep! Aren’t you?
Yawn…
Caro diario,Finalmente siamo arrivati!
Tra pochi minuti lascerò la mia cabina e scenderò a terra insieme agli altri. Non vedo l’ora di sbarcare…
Qui fa molto caldo e da quando la nave è ferma non c’è nemmeno un alito di vento. Se penso che…
Uh, credo mi stiano chiamando..
Vado!—-
Eccomi di nuovo.
Scrivo queste righe da una stanza dell’ambasciata. Siamo arrivati in serata al Cairo e adesso siamo ospiti del nostro ambasciatore. Qui è tutto molto occidentale, se non fosse per il caldo e per l’odore potrei pensare di non aver mai lasciato Londra.Da quando siamo sbarcati ho la continua sensazione che il terreno ondeggi sotto di me. Immagino sia normale dopo tanti giorni di navigazione.
Quanti ne sono passati esattamente? Dodici? Sto iniziando a perdere la nozione del tempo.
Meno male che ho con me il mio orologino!Al nostro arrivo a Port Said abbiamo trovato ad attenderci il governatore ed alcuni finanziatori. Il professore si è intrattenuto a lungo con loro, mentre gli altri caricavano i nostri bagagli sui furgoni. Il mio baule è davvero pesante, e se non fosse stato per l’intervento del signor McManus (il geologo del gruppo), avrei certamente fatto una figuraccia.
Miss Kellermann viaggia con un’unica valigia. Vorrei chiederle come fa a farci stare tutto il necessario, ma credo di non esserle molto simpatica.
Immagino che avremo modo di conoscerci meglio durante le prossime settimane.Tra qualche ora ci raduneremo davanti all’ambasciata per dare ufficialmente inizio alla spedizione. Il nostro obiettivo è diverse miglia ad ovest, e partiremo prima dell’alba.
Peccato perché della città non ho visto quasi nulla e mi sarebbe piaciuto visitare le piramidi e la sfinge.
Spero di averne l’occasione al nostro ritorno…‘notte
P.
My dear diary,
Finally we arrived!
Shortly I’ll be leaving my cabin to land with the others, and I’m burning to get off…
It’s very hot here, and since the ship has stopped there’s not even a breathe of air. And to think that…
Uh, somebody’s calling my name…
I have to go!—-
Here I am again.
I’m writing from a spare room in the embassy. We arrived tonight at Cairo and now we are ambassador’s guests. All is so european here, I could think that I never leaved London but for the heat and smell.
Since we landed I feel the ground like rolling down my feet. I presume it’s normal after such a long cruise.
How many days passed, exactly? Twelve? I’m starting to lose all sense of time.
Thank goodness I have my new watch!At our arrival at Port Said we’ve been received by the governor and some of our sponsors. The professor joined them in a long conversation, while others put our luggage into the vans.
My trunk is really heavy, had it not been for the presence of mr.McManus (the geologist), I would certainly made a spectacle of myself.
Miss Kellermann travels with a single suitcase. I’d like to ask her how she can do it, but I think I’m not so nice to her.
I guess we will know better in the coming weeks.In a few hours we’ll meet outside the embassy to officially start the expedition. Our destination is many miles off to the west and we’ll leave before the break of the day.
It’s a pity, because I’ve seen so few of the old town and I’d like to visit the pyramids and the sphinx.
I hope to get a second chance on our way back…‘night
P.
Durante la lavorazione della seconda tavola di Penny, si sono accumulati diversi file e scansioni scartati.
Mi sono reso conto che questi disegni ben illustrano le varie fasi che mi hanno portato all’illustrazione definitiva. Quindi, piuttosto che cestinarli, ve li ripropongo qui come “dietro le quinte”.
Si parte dal primo schizzo, uno scarabocchio a matita attraverso il quale ho visualizzato l’idea di base: Penny sul ponte della nave che la porta in Egitto. E’ appoggiata alla ringhiera e osserva il paesaggio. Sullo sfondo un minareto e i tetti della città.
La seconda bozza, anche questa a matita con alcuni ritocchi in digitale, mostra la stessa scena ma dal punto di vista opposto. Due bambini giocano a biglie sul pavimento, mentre un paio di signori osservano compiaciuti la gonna di Penny mossa dal vento.
Il terzo disegno è realizzato interamente in digitale, e qui ruota il punto di vista.
L’idea era quella di fare in modo che a Penny si alzasse competamente la gonna, senza però mostrare ancora nulla al lettore. I passeggeri invece accorrono numerosi per osservare lo spettacolo. Un mozzo ha preso il posto dei bambini, e sulla sinistra domina il paesaggio con il porto, le barche e il faro.
La composizione però è un po’ sbilanciata e la posa del mozzo non mi convince, così provo ad invertire nuovamente il punto di vista.
Ora in primo piano ci sono gli uomini e il marinaio è visto di fronte. Il paesaggio però, sparisce quasi del tutto e l’immagine risulta un po’ troppo carica.
Nuovo tentativo. Riprendo l’inquadratura della prima bozza e la rielaboro con i nuovi elementi (mozzo – uomini), avvicinando il campo.
Questo disegno mi lascia piuttosto soddisfatto, ma manca ancora il paesaggio e mi ero affezionato all’idea di disegnare il porto…
Ultimo passaggio e nuovo cambio d’inquadratura, che torna ad essere da dietro e permette anche al lettore di vedere ciò che stanno ammirando i ragazzi in primo piano. L’orizzonte si allontana e diventa visibile una buona porzione di porto, oltre al faro e ad alcuni edifici. Compare l’ombrellino parasole.
Quest’ultima matita, presenta alcune differenze rispetto alla versione definitiva … vediamo chi le trova!
E in chiusura di questo lungo post, ecco uno dei riferimenti usati (tra gli altri) per la realizzazione della tavola. Il titolo del quadro è “Gibraltar“, del pittore inglese Charles Pears (1873-1958).
Caro diario,
Eccomi di nuovo!Scusami se non ti ho più aggiornato, le ultime due settimane sono state molto intense e nel tempo libero ho cercato di studiare il più possibile le guide che mi ha prestato il professore.
Quella che ho davanti non è solo un’avventura di piacere, ma un’ottima occasione per dimostrare le mie capacità artistiche al seguito della spedizione.I membri del gruppo passano le loro giornate sottocoperta a studiare carte e piani di lavoro, ma usano parole troppo difficili ed io non ci capisco nulla. Inoltre non sembrano apprezzare troppo la mia presenza, anche se sono sempre molto cortesi.
Pure il professore, che sembrava tanto felice di avermi con sé, ora è sempre molto occupato e non mi dedica molto tempo.Fortunatamente negli ultimi giorni la temperatura si è fatta più mite e ho preso l’abitudine di fare lunghe passeggiate sul ponte, dove ho conosciuto alcuni bravi giovanotti che vanno in Africa a servire la Corona.
Uno di loro, con cui ho stretto amicizia, mi ha persino regalato un piccolo orologio. “Così” ha detto, “ogni volta che guarderai l’ora ti ricorderai di me”. Che tenero!
Io in cambio gli ho fatto un pompino.
Se lo sapesse il mio Virgyl penso che si arrabbierebbe, ma io dovrò pur riempire le mie giornate in qualche modo…
Adesso si è alzato un forte vento e penso che farei meglio a scendere in cabina, ma non riesco a distogliere lo sguardo da quella striscia di terra all’orizzonte….
Mancano poche ore allo sbarco e l’emozione che provo è indescrivibile… il mio sogno sta per avverarsi!Love, P.
My dear diary,
Here I am again!I haven’t forgotten you! Last two weeks has been very intense and in my free time I’ve tried to study the books my professor gave me.
The adveture I’m about to live is not just a holiday, but a great chance to show my talent as an artist supporting the expedition.The group members pass their days on the lower deck studying maps and working tabs, but they use strange words and I can’t understand anything.
Besides they don’t seem to appreciate too much my presence, altough they’re always kind to me.
Even the professor, who seemed so happy to be with me, now is so busy and I can hardly see him.Fortunately the temperature is rising and I usually take long walks on the upper deck, where I met some good lads. They’re travelling to Africa to serve the Crown.
I became friend with one of them and he gave me a small watch. “So” he said “Every time you look at the time you will remember me”. So sweet!
I gave him a blowjob in return.If my Virgil knew it he would get angry, but I need something to fill my time…
Now a strong wind rises, so I think is better to go down to my cabin… but I can’t take my eyes off of that strip on the horizon…
There are a few hours to go before the landing and the emotion I’m feeling is unspeakable… my dream is coming true!Love, P.
Greetings from Southampton
by Werner on 2012/06/07 at 11:59
Arrivata a Southampton.
Viaggio un po’ scomodo ma in orario.
Resteremo qui un paio di giorni in attesa di salpare.
Non ci sono mai stata, ne approfitterò per fare la turista.
Baci e a presto!
XXX
Penny
—-
Arrived to Southampton.
Journey uncomfortable but on time.
We’ll stay here for two days waiting to ship.
I’ve never been here before, so I’ll spent some time visiting the town.
Kisses
See you soon!
XXX
Penny
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Caro diario,E’ la prima volta che scrivo sulle tue pagine da quando avevo undici anni e un po’ me ne vergogno, ma questa volta non ti abbandonerò.
Il mio baule da viaggio è quasi pronto e spero di non aver dimenticato nulla.
Il professore si è raccomandato di non portare troppe cose, ma sono così indecisa!
Ci sarà uno specchio là dove stiamo andando? Nel dubbio farò bene a prendere il mio…Bene, ora devo proprio andare a letto. Domattina partiremo molto presto e ho promesso al caro Virgil che sarò puntualissima!
E poi per conoscersi a fondo bisogna raccontarsi poco alla volta…
Baci XXX
PennyMy dear diary,
This is the first time that I write on your pages since I was 11 and I feel a little ashamed, but I’ll not let you down again!
Now I’m packing my trunk, hope not to forget anything.
My professor recommended me to bring only a few things, but I just can’t make up my mind!
Will be there a mirror there? I think I’d better take mine…Ok, now I really must go to bed. Tomorrow we’ll leave very soon and I promised to dear Virgil that I’ll be on time!
Besides, to know each other we shall reveal ourselves little by little…
Kisses XXX
Penny
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