Posts Tagged ‘Dave’
Non riesco ancora a credere che stia succedendo davvero. E’ tutto così surreale…
Dopo l’incidente e la perdita d’acqua, si rendeva necessaria una scelta. La più vicina sorgente si trova a molte miglia da qui, e con i pochi galloni d’acqua potabile rimasti l’opzione più sensata era quella di fare ritorno al Cairo per rifornirci.
Questo però comporterebbe un ritardo di almeno due giorni sulla tabella di marcia stabilita dal professore, che si è mostrato inflessibile nella sua decisione di proseguire a tutti i costi.
La concessione ricevuta dalle autorità egiziane infatti ha una durata di 30 giorni, e se in questo periodo di tempo le ricerche non daranno risultati, Virgyl Coombs e tutto il suo seguito dovranno fare ritorno a Londra a mani vuote.Così, mentre io e miss Kellermann aiutavamo il signor McManus a sollevarsi sulle sue gambe con l’aiuto di una stecca e i cammellieri recuperavano il carico del furgone, Virgyl e gli altri si sono appartati a confabulare tra loro.
Dalle occhiate che ci lanciavano potevo intuire quale fosse l’argomento della discussione. E difatti…La decisione presa dalla maggioranza (ma non in modo democratico), era quella di rinunciare a parte dell’equipaggio, lasciando temporaneamente alcuni di noi in una piccola radura protetta dal vento con l’attrezzatura minima per passare una o due notti all’addiaccio.
Nel frattempo, il giovane Fahrid avrebbe fatto ritorno al Cairo per avvisare l’ambasciata ed organizzare una missione di soccorso.
La scelta di coloro che sarebbero stati “scaricati” era ovvia:Dave McManus, infortunato. Nonostante le sue rimostranze si sarebbe rivelato più un peso che altro;
Ahmed e Husein, i due cammellieri più anziani, sulla cui assunzione il professore era dubbioso fin dal principio;
Heidi Kellermann, archeologa fresca di studi e priva di esperienza sul campo, oltre che d’indole progressista e possibile piantagrane;
Penny Rogers… (io!) una ragazzina viziata che non avrebbe motivo di trovarsi qui, se non per via della sua discussa amicizia con il professore, un uomo maturo che a questo punto deve scegliere tra lei ed i propri sogni di gloria.
Evidentemente viene prima la gloria.Ma dei miei sogni a chi importa? Cosa sarà di me, che sono giunta fin qui senza sapere bene come né perché?
Possibile che la mia avventura stia per finire?O forse è adesso che inizia davvero?
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I still can’t believe that it’s really happening. All is so unreal…
After the accident and the loss of water, we needed to make a choice. The nearest spring is many miles from here, and with the few gallons left the more reasonable option seemed to go back to Cairo to stock up again.
However, this would mean to be two days behind schedule set by the professor, who has shown from the first moment his willingness to go ahead at any cost.
He received from the egyptian authority a 30 days concession to dig in the desert. After this span of time, Virgyl Coombs and all his crew will be forced to go back to London empty-handed.So, while me and miss Kellerman were helping Dave to rise on his legs with a stick and the camel drivers were trying to reload the equipment on the van, Virgyl and the others were whispering and gesticulating behind the car.
From a few looks they gave in our direction I could guess the matter of contention. In fact…The decision took by the majority (but not in a democratic way), it was to abandon part of the crew, leaving temporarily some of us in a clearing rounded by rocks and sheltered from the desert wind with the minimum equipment to pass one or two nights in the open.
Meanwhile, young Fahrid would return to Cairo to inform the embassador and to organise a rescue mission.
The choice of those who were “dumped” was obvious:
Dave McManus, injured. Despite his complaints he would be more of a burden than anything else;
Ahmed and Husein, the oldest men of the crew. The professor put in doubt their utility since the first day;
Heidi Kellermann, a newly graduated archaeologist with no fieldwork, progressive temperament and possible troublemaker;
Penny Rogers… (me!) a spoiled girl who has no reasons to be here but for an ambiguous friendship with the professor, a mature man who must choose now between her and his great dreams of glory.
Apparently, glory comes first.But who cares of my dreams? What will become of me, arrived here without knowing exactly what I was looking for?
Really my adventure is about to stop?Or maybe…is this the real beginning?
Che disastro!
E pensare che finora era andato tutto così bene…Eravamo ormai in viaggio da alcune ore, quando una delle corde che assicuravano il bagaglio al tetto del furgone, sul quale mi trovavo insieme a Dave e alla dottoressa Kellermann, ha ceduto.
Tutto il carico (compresi noi tre) è rovinato al suolo, provocando la rottura delle botti d’acqua potabile (un terzo dell’intera scorta).Nessuno si è fatto troppo male, anche se Dave ha preso un brutto colpo ad un ginocchio ed io mi sono ritrovata la camicetta mezza aperta (che vergogna!) e i pantaloni tutti strappati.
I cammellieri egizi se la ridono di gusto. Fin dall’inizio non erano d’accordo a caricare le botti sui furgoni, asserendo che quel compito era sempre stato svolto egregiamente dai loro animali, e ciò che è successo sembra dar loro ragione.
Anch’io troverei la situazione alquanto buffa, non fosse per il professore…Da quando è sceso dal furgone non ha ancora detto una parola e il suo sguardo non lascia presagire nulla di buono…
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What a disaster!
And to think that all was going so fine… until now.We were travelling since a few hours when one of the ropes that fastened our baggage to the hood (where I was sitting together with mr.Dave and miss Kellermann) has broken.
The entire load (including us) hurtled down to the ground, bringing the water barrels (a third part of the whole stock) to break.Nobody was seriously injuried but Dave, who took a hard knock on a knee. I found myself with my pants ripped and (what a shame!) with my blouse open.
The old camel drivers are laughing at us. From the beginning they didn’t agree to load water on the vans, arguing that this was a task for their animals, and what happened suggests they were right.
I could even find the situation funny but for professor’s reaction.Since he dropped out the van he didn’t speak a word, and I can’t see any good coming from the way he looks at us…
Caro diario,
Da quando ho scritto le ultime righe non sono passate che poche ore, ma dopo gli ultimi avvenimenti il tempo sembra avere rallentato il suo corso.
Soltanto questa mattina, nonostante l’ora insolita e un po’ di sonno arretrato, ci accingevamo con entusiasmo ad affrontare il nostro primo giorno di viaggio nel deserto, e fra tutti i membri della spedizione regnava un clima di allegro ottimismo.
Anche il professore sembrava aver recuperato il buonumore, e quando il signor McManus si offrì di farci viaggiare con lui sul tetto del furgone non trovò nulla da dire.
Se lo avesse fatto, forse le cose sarebbero andate diversamente.Certo, la partenza dal Cairo è stata emozionante e la vista della Grande Piramide da distanza così ravvicinata mi ha tolto letteralmente il fiato.
Ma se Dave avesse usato un po’ di buonsenso invece di fare il galletto per impressionare me e miss Kellermann, adesso non ci troveremmo in questa situazione…Se chiudo gli occhi mi sembra quasi di rivivere quei momenti… e nonostante tutto, l’emozione è ancora la stessa.
La fresca brezza del mattino, i sussulti del furgone che avanza sul terreno sconnesso, l’orizzonte oltre le dune illuminato dai primi raggi del sole mentre la città si allontana lentamente.
Davanti a noi, le infinite possibilità dell’avventura!E poi…
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My dear diary,
A few hours passed since I wrote the last lines, but after recent events I feel like time has slowed down.
It was only this morning when, in spite of unusual hour and a little lack of sleep, we were going to face our first day trip into the desert, and an atmosphere of cheerful optimism reigned over the crew.
Even the professor seemed to have recovered his good humor and when Mr. McManus invited us to join him on the roof of the van, he didn’t take any exception.
If he had, maybe things would have gone differently.The departure from Cairo was indeed amazing and the close view of the Great Pyramid literally took my breath away.
Yet, if Dave had used some common sense instead of pretending to be cool to impress me and miss Kellermann, now we wouldn’t be in this situation…If I close my eyes it seems like I am there again… and despite all, the emotion is still the same.
The fresh morning breeze, the van moving jerkily on the rough path, the horizon behind the dunes lighted by the first rays of the rising sun while the city looks farther and farther.
In front of us, the endless possibilities of adventure!And then…
Caro diario,Finalmente siamo arrivati!
Tra pochi minuti lascerò la mia cabina e scenderò a terra insieme agli altri. Non vedo l’ora di sbarcare…
Qui fa molto caldo e da quando la nave è ferma non c’è nemmeno un alito di vento. Se penso che…
Uh, credo mi stiano chiamando..
Vado!—-
Eccomi di nuovo.
Scrivo queste righe da una stanza dell’ambasciata. Siamo arrivati in serata al Cairo e adesso siamo ospiti del nostro ambasciatore. Qui è tutto molto occidentale, se non fosse per il caldo e per l’odore potrei pensare di non aver mai lasciato Londra.Da quando siamo sbarcati ho la continua sensazione che il terreno ondeggi sotto di me. Immagino sia normale dopo tanti giorni di navigazione.
Quanti ne sono passati esattamente? Dodici? Sto iniziando a perdere la nozione del tempo.
Meno male che ho con me il mio orologino!Al nostro arrivo a Port Said abbiamo trovato ad attenderci il governatore ed alcuni finanziatori. Il professore si è intrattenuto a lungo con loro, mentre gli altri caricavano i nostri bagagli sui furgoni. Il mio baule è davvero pesante, e se non fosse stato per l’intervento del signor McManus (il geologo del gruppo), avrei certamente fatto una figuraccia.
Miss Kellermann viaggia con un’unica valigia. Vorrei chiederle come fa a farci stare tutto il necessario, ma credo di non esserle molto simpatica.
Immagino che avremo modo di conoscerci meglio durante le prossime settimane.Tra qualche ora ci raduneremo davanti all’ambasciata per dare ufficialmente inizio alla spedizione. Il nostro obiettivo è diverse miglia ad ovest, e partiremo prima dell’alba.
Peccato perché della città non ho visto quasi nulla e mi sarebbe piaciuto visitare le piramidi e la sfinge.
Spero di averne l’occasione al nostro ritorno…‘notte
P.
My dear diary,
Finally we arrived!
Shortly I’ll be leaving my cabin to land with the others, and I’m burning to get off…
It’s very hot here, and since the ship has stopped there’s not even a breathe of air. And to think that…
Uh, somebody’s calling my name…
I have to go!—-
Here I am again.
I’m writing from a spare room in the embassy. We arrived tonight at Cairo and now we are ambassador’s guests. All is so european here, I could think that I never leaved London but for the heat and smell.
Since we landed I feel the ground like rolling down my feet. I presume it’s normal after such a long cruise.
How many days passed, exactly? Twelve? I’m starting to lose all sense of time.
Thank goodness I have my new watch!At our arrival at Port Said we’ve been received by the governor and some of our sponsors. The professor joined them in a long conversation, while others put our luggage into the vans.
My trunk is really heavy, had it not been for the presence of mr.McManus (the geologist), I would certainly made a spectacle of myself.
Miss Kellermann travels with a single suitcase. I’d like to ask her how she can do it, but I think I’m not so nice to her.
I guess we will know better in the coming weeks.In a few hours we’ll meet outside the embassy to officially start the expedition. Our destination is many miles off to the west and we’ll leave before the break of the day.
It’s a pity, because I’ve seen so few of the old town and I’d like to visit the pyramids and the sphinx.
I hope to get a second chance on our way back…‘night
P.
Alcuni disegni a matita realizzati a Smack! 2012 fiera del fumetto di Genova.
In basso, i volumi di Don Camillo a fumetti, mio lavoro più recente per Renoir Comics.
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Some pencil sketches drawn at the Smack! 2012 convention, in Genoa (Italy).
Below, the books of Don Camillo a fumetti, my latest work for Renoir Comics.
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Che c’è da guardare?
E’ inutile che mi giriate intorno come avvoltoi in calore, non si vede ancora niente.
Solo sabbia, pietre e nient’altro!Sgrunt!
Certo che se devo finire i miei giorni in questo buco vorrei almeno spassarmela un po’… e invece sono qui insieme a due vecchi rincoglioniti e un paio di ochette che si credono cigni!
Fuckin’ bitches… Tutte uguali queste sgualdrine. Pensano di poter dettare legge solo perché muovono un po’ i fianchi… neanche fossero le uniche femmine al mondo
Beh, a dire il vero, in questo schifo di deserto è come se lo fossero.Shit.
Eppure quella Penny… che culetto! Che tette!
Aspetta che mi capiti l’occasione giusta e le farò vedere cos’è un vero uomo.
Finirà per ingoiare tutta la sua superbia…. e anche qualcos’altro, he he.
Non mi credete? Resterete sorpresi…
parola di Dave!—
What the hell are you staring at?
Stop flutterig around like vultures in heat, still there’s nothing to see.
Just sand and stones, nothing more!Sgrunt
Sure if I ought to end my life in this hole I’d like at least to live it up for a while… but I’m here instead with two dotards and a couple of silly birds who believe they’re a swan!
Fuckin’ Bitches… Those little tarts are all equal. They think they can call the shots only by wiggling their hips… as though they were the only women in the world!
Well, that’s almost true in this fucking desert.Shit.
But yet that Penny… what a nice bum! And those peachy boobs!
I’m just waiting for a good chance to show her what’s a real man.
She’ll swallow up all her pride… and something more I guess, haw haw.
Don’t you think so? You’ll be surprised to find it out…
That’s the word of Dave!
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